Cos'è la politica

In democrazia la politica è lo strumento principale che i cittadini hanno per indirizzare la gestione e lo sviluppo di comuni, regioni, stato e Unione Europea. Ci sono molti modi di fare politica che variano anche in base al ruolo svolto dai cittadini nella comunità: c’è l’attività politica esercitata dai cittadini eletti, c’è quella esercitata dai cittadini direttamente impegnati in partiti e associazioni politiche, ci sono le molteplici attività svolte dai semplici cittadini che spesso fanno politica senza nemmeno rendersene conto.

Palazzo Montecitorio

La politica in senso lato consiste in tutti i problemi, le discussioni, le decisioni e le azioni che riguardano una comunità, sia a livello locale che nazionale e internazionale, anche se in quest'ultimo caso si usa spesso il termine geopolitica.

La politica esiste prima della democrazia: prima della formazione degli Stati democratici solo chi deteneva il potere o i ceti egemoni potevano occuparsi di politica. Ai ceti popolari non era consentito occuparsi di politica e potevano farlo solo clandestinamente. La diffusione della democrazia attraverso la costituzione di ordinamenti democratici statali ha consentito al popolo di accedere alla politica, ovvero di occuparsi delle decisioni che lo riguardano tramite diversi strumenti di partecipazione politica.

La politica negli Stati democratici rappresenta un insieme di strategie, metodi, decisioni e azioni attraverso i quali singoli e gruppi di individui, in quanto parte di una comunità, decidono un destino comune e lavorano per realizzarlo.

E' politica sia la protesta dei genitori che chiedono al sindaco del proprio comune di abbassare il costo della mensa scolastica che la discussione in Parlamento di un progetto di legge sulla riorganizzazione dei pubblici uffici. E' politica la discussione, spesso confusa e contradditoria, che imperversa su giornali e televisioni tra diversi esponenti di partito all'approssimarsi delle elezioni. E' politica l'informazione passiva o attiva dei cittadini. E' politica la discussione tra cittadini che devono decidere chi votare il giorno delle elezioni. E' politica la petizione che i cittadini firmano presso un chiosco in una piazza. E' politica andare a votare un referendum, donare il 2 per mille a un partito, partecipare a una manifestazione, aderire a un movimento, impegnarsi nel sociale per migliorare la propria città o i servizi per la propria comunità.

La politica permea le nostre vite eppure siamo spesso portati a considerare la politica come una cosa che non ci riguarda, lontana da noi, troppo complicata o addirittura cinica e opaca. Siamo indotti nell'errore quando consideriamo la politica in modo superficiale, quando riduciamo la politica alle campagne elettorali e all'attività dei politici in cerca di voti, quando pensiamo che la politica significhi solamente andare a votare per eleggere il politico di turno che probabilmente ci deluderà.

Questa concezione riduttiva della politica, rafforzata dagli scandali e dagli eccessi mediatici e giustizialisti che hanno coinvolto politici e partiti, nasconde il legame che esiste tra cittadini e democrazia e avalla subdolamente una politica imposta dall'alto dove i cittadini sono tutti passivi, come accade nelle cosiddette democrazie di facciata, nelle finte democrazie.

Paradossalmente questo atteggiamento negativo nei confronti della politica, che a volte rasenta il disprezzo e alimenta atteggiamenti di antipolitica, si è materializzato proprio in un periodo storico in cui i cittadini hanno ottenuto le più ampie possibilità di intervento e di influenza sulle decisioni politiche. Le democrazie occidentali, infatti, si sono molto evolute negli ultimi decenni, sono nati nuovi istituti e prassi democratiche, come ad esempio la democrazia deliberativa, e sono molto cresciute le tutele alla libertà di espressione, di associazione e di azione dei cittadini.

Il problema è che accanto a questa evoluzione delle democrazie occidentali è cresciuta anche la complessità delle istituzioni democratiche, la quantità e l'influenza degli istituti tecnocratici sovranazionali, la complessità dei problemi che la politica deve affrontare a tutti i livelli (locale, nazionale e globale), la quantità di problemi che si chiede alla politica di risolvere, la difficoltà dei cittadini comuni di comprendere la cosiddetta globalizzazione ovvero la complessità degli accordi internazionali multilaterali.

Per un altro verso, la comunicazione di massa con le sue storture, le sue semplificazioni e la spettacolarizzazione degli eventi e degli slogan è ormai diventata straripante anche in politica, per cui accanto alla politica vera c'è la politica comunicata che a volte, anzi troppo spesso, si confonde con la realtà o rischia addirittura di prevalere su di essa e generare nuovi mostri.

Nonostante siano emerse nuove problematiche restano comunque valide le definizioni classiche della politica, per cui la politica è l'arte di governare le società mentre, secondo Aristotele, l'uomo è per natura un animale politico, ovvero la politica è un'esigenza connaturata alla natura umana.

In sintesi, la politica può essere plasticamente suddivisa in tre macro aree:

  1. le attività svolte da persone "normali", ovvero non coinvolte direttamente in ruoli e organizzazioni politiche, che mirano più o meno consapevolmente a influenzare la propria comunità, sia attraverso la diffusione delle proprie opinioni e il proprio voto, sia attraverso la partecipazione ad associazioni, movimenti e manifestazioni, sia attraverso la realizzazione di progetti e idee - con iniziative personali, professionali o collettive - che hanno una valenza di indirizzo per la società;
  2. le attività svolte da persone "politicizzate", ovvero le persone direttamente coinvolte in partiti e movimenti politici, che attraverso assemblee, comizi, convegni, mezzi d'informazione discutono di temi politici e richiamano l'attenzione dei cittadini sulle loro proposte, intensificando queste attività nei periodi di campagna elettorale;
  3. le attività svolte da persone "elette" dai cittadini presso determinati organi dello Stato (il Parlamento), degli enti locali (le assemblee regionali e comunali) e dell'Unione Europea (il Parlamento europeo), o da queste nominate o a loro volta elette (come ad esempio il Governo e il Presidente della Repubblica rispettivamente), per provvedere alla produzione di leggi e regolamenti e alle attività necessarie al funzionamento delle istituzioni democratiche.

In altre parole, qualsiasi cittadino è costretto a confrontarsi con la politica:

  • quando interagisce con i servizi pubblici, i regolamenti e le leggi prodotte dalle persone che governano il paese e gli enti locali;
  • quando interagisce con la comunicazione e le discussioni delle persone che, in particolare durante le campagne elettorali, confrontano e promuovono le proprie idee e quelle del partito di cui fanno parte al fine di accedere all'attività di governo o di opposizione;
  • quando interagisce con altre persone per valutare le idee espresse dai politici e dai partiti, per scambiarsi opinioni politiche, per partecipare alle attività di partiti e movimenti o di associazioni che svolgono una funzione di indirizzo per la società.

Seguire la politica è sempre più importante poiché essa decide quali politiche perseguire in quasi tutti i settori delle attività umane come, ad esempio: l'agricoltura e la sicurezza alimentare, gli aiuti umanitari e la protezione civile, le autonomie e gli enti locali, la crescita economica, la cultura e l'informazione, la difesa e le forze armate, i diritti civili e le pari opportunità, l'ecologia e la tutela ambientale, la finanza pubblica e il fisco, la giustizia, la globalizzazione e i mercati finanziari, l'immigrazione, l'industria e i servizi, l'istruzione e la formazione, il mercato del lavoro e la protezione sociale, l'ordine pubblico e la sicurezza, la pubblica amministrazione e le infrastrutture, la ricerca e l'innovazione tecnologica, le riforme istituzionali, la sanità e il diritto alla salute, l'Unione Europea e le politiche di coesione.

Sebbene i fondamenti e le finalità della politica siano concetti antichi e sempre validi, la politica è in costante mutamento:

  • per la crescente complessità di funzionamento delle istituzioni democratiche;
  • per la crescente vastità e complessità dei temi affrontati dalla politica;
  • per i mutamenti sociali che hanno modificato la percezione della politica da parte degli individui.

Tra i mutamenti sociali assumono particolare rilievo:

  • la politicizzazione delle scelte individuali ovvero lo stile di vita che influenza le scelte politiche (lifestyle politics);
  • l'evoluzione delle tecniche e degli strumenti di comunicazione che hanno cambiato le dinamiche del conflitto tra forze politiche.

Mentre il conflitto tra partiti politici non è più orientato dalle grandi ideologie del secolo scorso, la comunicazione e i mass media hanno assunto un ruolo decisivo che ha determinato un'eccessiva semplificazione dei messaggi e una spettacolarizzazione della lotta politica.

Per un verso la politica si è impadronita delle tecniche di comunicazione di massa per poterle sfruttare ai propri fini, ma per l'altro verso le esigenze della comunicazione di massa hanno cambiato e snaturato la politica, poiché i problemi che la politica è chiamata ad affrontare sono ormai trattati dai politici alla stessa stregua dei media, ovvero in modo approssimativo e decontestualizzato. Troppo spesso i politici sembrano più impegnati a generare un flusso di notizie senza soluzione di continuità piuttosto che a risolvere i problemi e trovare soluzioni, sembrano più impegnati a esasperare i conflitti piuttosto che ad appianarli, sembrano più impegnati a semplificare i problemi e le soluzioni piuttosto che a sforzarsi di spiegare ai cittadini la complessità dei problemi affrontati e i riferimenti necessari per comprendere la vera natura delle proposte politiche.

La sostanza della politica, invece, non è cambiata per cui indipendentemente da come decidiamo di rapportarci ad essa, da cittadini attivi o passivi, da protagonisti o da spettatori, la politica determina la qualità delle nostre vite e quella delle generazioni future. In altre parole, anche se tu non ti occupi di politica, la politica in un modo o nell'altro si occupa di te.

Per questo, in democrazia è fondamentale che la maggior parte dei cittadini si interessi di politica, anche solo per informarsi su come viene gestita la cosa pubblica e accertarsi come vengono spesi i soldi delle tasse. E anche se spesso si fa politica senza nemmeno rendersene conto, ad esempio protestando pubblicamente in nome di una causa che si ritiene giusta o avanzando rivendicazioni collettive, è importante essere consapevoli che la politica è lo strumento principale per la difesa delle libertà e dei diritti civili.

La politica, insomma, interessa tutti i cittadini e non può essere delegata esclusivamente a chi svolge ruoli politici nelle organizzazioni e nelle istituzioni pubbliche.

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