I corpi intermedi

I corpi intermedi sono quelle organizzazioni legittimate a tutelare gli interessi dei cittadini nell’ambito dello svolgimento di determinate attività. Si annoverano quindi i sindacati, le associazioni di categoria e, più in generale, tutte le organizzazioni abilitate dai loro iscritti a rappresentarli anche presso le istituzioni. Attraverso i corpi intermedi il concetto di rappresentanza si segmenta e si specializza, ma una frammentazione eccessiva rischia di degenerare nel corporativismo. In linea di massima, le richieste che hanno valenza di interesse generale, come solleciti per la soluzione di problemi che interessano tutta la comunità, la tutela di diritti, la programmazione di risorse possono essere indirizzate a partiti politici e esponenti di partito mentre per la tutela degli interessi specifici di comunità funzionali le istanze dovrebbero essere indirizzate alle rispettive associazioni rappresentative, ovvero le cosiddette “parti sociali”: sindacati, associazioni di categoria (confindustria, confcommercio, confesercenti, confagricoltura, etc.), ordini professionali, associazioni di enti del terzo settore, etc.

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Fai sentire la tua voce attraverso i corpi intermedi come i sindacati e le associazioni di categoria.

I "corpi intermedi" sono formazioni sociali che si collocano su una linea ideale che parte dal cittadino e arriva alle istituzioni ovvero le organizzazioni legittimate a rivendicare gli interessi dei cittadini in nome e per conto delle rispettive comunità. Si annoverano quindi i sindacati, le associazioni di categoria e, più in generale, tutte le organizzazioni abilitate a rappresentare presso le istituzioni le esigenze dei cittadini in contesti determinati.

Contatta queste organizzazioni per rivendicare i tuoi diritti e le tue istanze, tenendo conto che mentre i partiti politici mirano a promuovere interessi più generali con accenti e sfumature differenti ma generalmente riferiti a tutta la società, i corpi intermedi mirano a tutelare interessi del cittadino più specifici o settoriali.

Infatti, il partito politico anche quando muove da posizioni molto di parte, man mano che cresce nei consensi, deve necessariamente allargare la propria visione includendo le istanze di svariate fasce sociali e qualora riuscisse a raggiungere il controllo delle istituzioni, essendo queste rappresentative di tutti i cittadini, dovrà porsi come interprete di tutte le esigenze della società.

I corpi intermedi, invece, possono rappresentare specifici interessi dei cittadini nelle sedi più opportune e nei confronti degli stessi partiti politici.

Tuttavia, mentre i partiti politici rappresentati nelle istituzioni locali e in Parlamento, e in particolare nella maggioranza di governo, possono tradurre direttamente in azione concreta le istanze dei cittadini, i corpi intermedi devono agire indirettamente esercitando pressioni sulle istituzioni e sui partiti politici.

In ogni caso, i corpi intermedi agendo da collettori di specifici interessi di cittadini e come organizzazioni rappresentative hanno un potere d'azione più ampio rispetto a quello dei singoli cittadini.

La tua azione può raggiungere non solo le istituzioni statali, ma anche quelle dell'Unione Europea, attraverso gli eurodeputati che ti rappresentano, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) e il Comitato delle regioni, e più in generale attraverso le organizzazioni della società civile o i partiti politici (a livello locale, regionale e nazionale) che si occupano di questioni connesse con l’Unione Europea.

Occorre evidenziare come rapporti opachi e viziati tra cittadini e politici, nonché tra associazionismo e istituzioni, siano stati una delle cause del clientelismo politico e del corporativismo: due degenerazioni del sistema politico italiano che hanno contribuito alla diffusione di quell'eccessivo livello di corruzione che ha segnato la storia politica italiana (tangentopoli).

E' anche tua responsabilità di cittadino perorare esclusivamente istanze che hanno valenza di interesse generale o di interesse collettivo di una comunità.

Il tema delle pressioni più o meno lecite esercitate sulle istituzioni e sugli stessi partiti politici, spesso sfruttando la complicità di funzionari e politici più o meno compiacenti sia attraverso contatti informali che istituzionali (in altri paesi le attività di lobbing sono regolamentate), è connesso al tema del finanziamento dei partiti e delle associazioni politiche.

Elenco esemplificativo e non esaustivo delle principali associazioni di categoria

  • Confindustria
    Confindustria è la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia. A Confindustria aderiscono volontariamente oltre 150mila imprese di dimensioni piccole, medie e grandi, per un totale di 5.439.370 addetti. La mission dell’associazione è favorire l’affermazione dell’impresa quale motore della crescita economica, sociale e civile del Paese. In questo senso, definisce percorsi comuni e condivide - nel rispetto degli ambiti di autonomia e influenza - obiettivi e iniziative con il mondo dell’economia e della finanza, delle Istituzioni nazionali, europee e internazionali, della PA, delle Parti Sociali, della cultura e della ricerca, della scienza e della tecnologia, della politica, dell’informazione e della società civile.

  • AGCI (Associazione Generale delle Cooperative Italiane)
    L’AGCI, Associazione Generale delle Cooperative Italiane, nasce a Roma nell’ottobre 1952 ed ottiene, ai sensi e per gli effetti del D.L.C.P.S. n. 1577 del 14/12/1947, ufficiale riconoscimento giuridico con Decreto del Ministro per il Lavoro e la Previdenza sociale del 14/12/1961, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio 1962, n. 48. L’Associazione è frutto dell’iniziativa di un gruppo di sodalizi di ispirazione repubblicana, liberale e socialdemocratica, che si distacca dalla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue, per dar vita, così come era precedentemente avvenuto per i cooperatori cattolici, ad una nuova Centrale cooperativa. L’AGCI è, quindi, per storia, ma anche per consistenza, una delle tre maggiori Associazioni Nazionali di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del Movimento cooperativo: si tratta di un’Organizzazione senza fini di lucro, libera ed indipendente che promuove la diffusione, il consolidamento, l’integrazione e lo sviluppo del Movimento stesso, nel rispetto dei princìpi di democrazia e di mutualità, nonché nell’interesse generale dell’economia del Paese.

  • Alleanza delle Cooperative Italiane
    L’Alleanza delle Cooperative Italiane è il coordinamento nazionale costituito dalle Associazioni più rappresentative della cooperazione italiana (Agci, Confcooperative, Legacoop). Con 39.500 imprese associate rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.150.000), per fatturato realizzato (150 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni). Numeri che portano la cooperazione a incidere sul PIL per circa l’8%. Va altresì considerata la raccolta delle banche di credito cooperativo (158,4 mld). Le cooperative italiane sono una realtà capace di grande inclusione socioeconomica dal momento che il 58% delle persone occupate sono donne, il 15% sono immigrati. I cooperatori e le cooperative dell’Alleanza rappresentano, tra l’altro: il 15,8% degli sportelli bancari del Paese; il 34% della distribuzione e del consumo al dettaglio; 35 miliardi di produzione agroalimentare Made in Italy; oltre il 90% della cooperazione impegnata nel welfare dove 355.000 persone occupate nelle nostre cooperative erogano servizi sociosanitari a 7.000.000 di Italiani.

  • CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) 4 La CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, da settant’anni rappresenta e tutela gli interessi delle micro, piccole e medie imprese, operanti nei settori della manifattura, costruzioni, servizi, trasporto, commercio e turismo, delle piccole e medie industrie, ed in generale del mondo dell’impresa e delle relative forme associate, con particolare riferimento al settore dell’artigianato; degli artigiani, del lavoro autonomo, dei professionisti nelle sue diverse espressioni, delle imprenditrici e degli imprenditori e dei pensionati.

  • Confagricoltura (Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana)
    È l’organizzazione di rappresentanza e tutela dell’impresa agricola italiana. Riconosce nell’imprenditore agricolo il protagonista della produzione e persegue lo sviluppo economico, tecnologico e sociale dell’agricoltura e delle imprese agricole. La presenza di Confagricoltura nel territorio nazionale si concretizza, in modo capillare, attraverso le Federazioni regionali (siamo presenti in tutte le Regioni), le Unioni provinciali (in tutte le province) gli uffici zona e le delegazioni comunali (oltre 2.200 uffici), nonché attraverso le Federazioni di categoria (cui fanno capo i sindacati regionali e provinciali di categoria) e le Federazioni di prodotto (che inquadrano le corrispondenti sezioni regionali e provinciali di prodotto).

  • Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata)
    Negli ultimi settant’anni Confapi è cresciuta insieme alle piccole e medie imprese italiane che rappresenta e tutela e che costituiscono la colonna portante del sistema produttivo del nostro Paese. La Confederazione rappresenta oggi la sintesi di un ampio sistema: 83mila imprese con più di 800mila addetti che applicano i 13 Contratti nazionali di lavoro firmati da Confapi (dati INPS); 50 sedi territoriali e distrettuali; 13 Unioni nazionali e 3 Associazioni nazionali di categoria a cui si aggiungono 2 Gruppi di interesse. Confapi tutela e promuove a tutti i livelli i reali interessi della piccola e media industria italiana, valorizza lo sviluppo delle PMI attraverso il dialogo con il Governo e le Parti Sociali, attua iniziative e programmi per favorire lo sviluppo economico e civile del Paese in collegamento con le organizzazioni e le istituzioni nazionali ed europee, stipula Accordi interconfederali con le Organizzazioni sindacali nazionali di CGIL-CISL-UIL, stipula Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per le piccole e medie aziende industriali e manifatturiere, dei trasporti e dei servizi.

  • Confartigianato Imprese
    Eredi di un sapere tramandato da secoli, gli artigiani e i piccoli imprenditori sono il motore del futuro produttivo del nostro Paese. Confartigianato Imprese è al loro fianco, con l’attività di 109 Associazioni territoriali, 21 Federazioni regionali, 12 Federazioni di categoria, 44 Associazioni di mestiere. Ogni giorno, nelle 1.215 sedi di Confartigianato Imprese operative in tutta Italia, 10.700 persone lavorano al servizio di oltre 1 milione e mezzo di imprenditori artigiani con 3 milioni di addetti. L’Italia ha il record in Europa per il maggior numero di imprese artigiane. E Confartigianato Imprese è la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi all’artigianato e alle piccole imprese. Nata nel 1946, Confartigianato accompagna l’evoluzione di aziende nelle quali convivono la tradizione di mestieri antichi e l’innovazione di attività che utilizzano tecnologie d’avanguardia.

  • Confcommercio (Imprese per l'Italia)
    CONFCOMMERCIO-Imprese per l’Italia, Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo, è la più grande rappresentanza d’impresa in Italia, associando oltre 650.000 imprese. Il sistema di rappresentanza di Confcommercio si articola sia a livello territoriale, con organizzazioni provinciali e con unioni regionali, che categoriale, organizzazioni nazionali di categoria. A tutti i livelli territoriali del sistema confederale, sono costituiti il Gruppo Giovani Imprenditori e il Gruppo Terziario Donna. Il primo è composto dagli associati “under 42”, il secondo dalle imprenditrici associate.

  • Confcooperative (Confederazione Cooperative Italiane)
    La Confederazione Cooperative Italiane, Confcooperative, è la principale organizzazione di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo e delle imprese sociali italiane per numero di imprese (19.000), persone occupate (528.000) e fatturato realizzato (66 miliardi di euro di fatturato). I soci rappresentati sono oltre 3.300.000. Costituita nel 1919 ispira la sua azione alla dottrina sociale della Chiesa. In ragione della funzione sociale che la Costituzione italiana (art. 45) riconosce alla cooperazione, Confcooperative ne promuove lo sviluppo, la crescita e la diffusione. Nel 2011 ha promosso la nascita dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

  • Confesercenti
    Fondata a Roma nel 1971, la Confesercenti è una delle principali associazioni imprenditoriali del Paese ed è membro fondatore di Rete Imprese Italia. Rappresentiamo più di 350mila PMI del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria, capaci di dare occupazione ad oltre 1.000.000 di persone, riunite in oltre 70 federazioni di categoria. Con oltre 5mila addetti, 120 sedi provinciali, 20 regionali e oltre 1000 territoriali, siamo un punto di riferimento per le imprese su tutto il territorio nazionale. La nostra missione è quella di rappresentare il mondo delle PMI che, con il loro dinamismo, danno un contributo ineguagliato al Pil e all’occupazione d’Italia. Il nostro proposito è contribuire alla crescita delle imprese, dell’economia e allo sviluppo della democrazia, attraverso la collaborazione con le istituzioni, con le organizzazioni sociali, economiche, culturali ed umanitarie. Su questi obiettivi, la Confesercenti promuove proposte su cui coinvolge le Istituzioni e le forze sociali italiane ed europee.

  • Confimpresa (Confederazione Italiana della Piccola Media Impresa e dell'Artigianato)
    CONFIMPRESA - Confederazione Italiana della Piccola Media Impresa e dell’Artigianato - è l’Associazione che rappresenta e tutela gli interessi delle imprese con iniziative, servizi ed interventi politico sindacali. L’Associazione è autonoma sindacalmente e politicamente; è retta da un proprio statuto e dai regolamenti interni. CONFIMPRESA è stata costituita nel 1994 per volontà di un gruppo di imprenditori, provenienti da altre esperienze associative, con l’obiettivo di sviluppare una grande associazione totalmente autonoma dal potere politico, con forti connotazioni di tutela e rappresentanza ed in grado di sviluppare rapporti e relazioni a favore degli associati.

  • Conflavoro PMI
    Conflavoro PMI è un’associazione datoriale, che garantisce l’assistenza, la tutela e lo sviluppo delle aziende associate, in relazione alle tematiche di carattere locale e nazionale, mantenendo rapporti diretti con tutte le istituzioni pubbliche e private. Con più di 650 collaboratori operanti in oltre 86 sedi della confederazione, presenti in 18 regioni e 68 province, Conflavoro PMI garantisce a tutti i soci assistenza e affiancamento alla loro vita imprenditoriale, offrendo oltre ai servizi ordinari, come accesso al credito, tutela legale, consulenza finanziaria, assistenza e formazione in ambito di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, una vera ed effettiva rappresentanza sindacale a favore dell’intera impresa, prestando un’attenzione particolare alla gestione effettiva dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.

  • Federmeccanica (Federazione Sindacale dell'Industria Metalmeccanica Italiana)
    Federmeccanica è la Federazione Sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana. Costituita nel 1971, tutela, in campo giuslavoristico e in particolare nelle relazioni industriali, gli interessi dell’industria manifatturiera-metalmeccanica italiana. Federmeccanica rappresenta e promuove l’Industria Metalmeccanica nei rapporti con l’opinione Pubblica, le Istituzioni Italiane ed Europee. Ad essa aderiscono i Gruppi di aziende metalmeccaniche costituiti nell’ambito delle rispettive Associazioni Industriali Territoriali facenti capo a Confindustria (Confederazione Generale dell’Industria Italiana). Federmeccanica rappresenta e assiste i Gruppi aderenti nei rapporti con le organizzazioni sindacali e con le Istituzioni Italiane ed Europee e stipula il contratto collettivo nazionale di lavoro per la categoria. Aderisce a Confindustria. Non ha finalità di lucro ed è apolitica.

  • Legacoop
    Legacoop è un’associazione che riunisce oltre 15mila imprese cooperative, attive in tutte le regioni e in tutti i settori, e da 125 anni ha l’obiettivo di “Sostenere nel modo più dinamico ed efficace il protagonismo economico, sociale e civile delle imprese cooperative“. Per conseguire i propri obiettivi Legacoop sviluppa servizi e progetti per le imprese cooperative e per promuove la cultura cooperativa, affermandone i valori e sostenendo con la propria azione di rappresentanza il ruolo economico, sociale e civile e la capacità di rispondere ai bisogni delle persone. Per essere efficace Legacoop può contare su una duplice articolazione: settoriale, con le Associazioni, e territoriale, con le proprie sedi regionali e provinciali. Legacoop nel 2011, insieme a Confcooperative e AGCI – ha dato vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane, un coordinamento stabile finalizzato a dar vita all’associazione unica e unitaria della cooperazione italiana.

  • SIVeLP (Sindacato Italiano Veterinari Liberi Professionisti)
    Il SIVeLP (Sindacato Italiano Veterinari Liberi Professionisti) rappresenta e difende i veterinari che hanno scelto di occuparsi a tempo pieno della salute animale, di autocontrollo alimentare, di problematiche di filiera produttiva. Il sindacato nasce storicamente attorno al problema della libera professione dei Veterinari condotti, Veterinari dipendenti del servizio pubblico che esercitavano anche la libera professione. Attorno all’idea che questa situazione fosse eticamente insostenibile, di danno per la funzione pubblica e per i clienti dei Veterinari, inaccettabile in uno Stato moderno che deve tutelare l’assoluta separazione tra possibili interessi privati e compiti di controllo, è nato il SIVeLP, che a tutt’oggi rimane l’unica organizzazione in cui democraticamente vengono eletti dai Veterinari liberi professionisti i propri rappresentanti.

  • UNIMPRESA (Unione nazionale di Imprese)
    UNIMPRESA - Unione nazionale di Imprese, è un’associazione che rappresenta le micro, piccole e medie imprese così come individuate dalle norme dell’Unione Europea (regolamentazione del 6/5/2003 n. 1422), che operano nei diversi settori dell’attività primaria, secondaria e terziaria esistenti. E’ riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali come organizzazione nazionale maggiormente rappresentativa ai sensi della circolare 11.01.1995 n. 14 – prot. N. 12035/95. Inoltre, è stata riconosciuta la rilevanza nazionale con provvedimento del 22 settembre 2004 G.U. n. 236 del 7/10/2004. UNIMPRESA ha come funzione primaria quella di interpretare, affiancare e sostenere le micro, piccole e medie imprese che rappresentano l’asse portante dell’economia del Paese, abbattendo le tradizionali e ormai anacronistiche barriere associative fra primario, secondario e terziario.

Elenco esemplificativo e non esaustivo dei principali sindacati

  • ARE (Associazione nazionale Riprese Esterne televisive e cinematografiche)
    L’Associazione nazionale Riprese Esterne televisive e cinematografiche (ARE) è un’associazione non a scopo di lucro che ha come obbiettivo principale la difesa dei diritti dei lavoratori che svolgono mansioni nell’ambito delle riprese televisive e cinematografiche, specificatamente nei settori di ripresa esterna (ossia non all’interno di studi televisivi), l’aggiornamento culturale e professionale dei suoi iscritti e il contatto con altre realtà ad essa similari.

  • CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro)
    La Confederazione generale italiana del lavoro è un’associazione di rappresentanza dei lavoratori e del lavoro. È la più antica organizzazione sindacale italiana ed è anche quella maggiormente rappresentativa, con i suoi oltre 5 milioni di iscritti, tra lavoratori, pensionati e giovani che entrano nel mondo del lavoro; la sua storia è profondamente intrecciata alla storia del Paese.

  • CISAL (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori)
    La CISAL – Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, costituita nel 1957, è la prima organizzazione sindacale italiana riuscita a coniugare il principio del Sindacalismo Autonomo con quello della Confederalità. La scelta, originale e coraggiosa, di creare un sindacato generalista e non corporativo, libero rispetto alla politica dei partiti e totalmente votato alla funzione di rappresentanza degli interessi collettivi dei lavoratori, fu adottata come fedele espressione del dettato costituzionale in tema di democrazia sindacale e ha portato alla corretta interpretazione del ruolo attribuito al Sindacato dalla Costituzione. Presente in tutti i settori professionali, sia pubblici, sia privati, grazie anche all’affiliazione di numerosi sindacati autonomi che hanno trovato una più utile collocazione nell’ambito confederale, la CISAL, che ha saputo differenziarsi da altre realtà rimaste confinate in dimensioni corporative, conta un numero considerevole di iscritti, riferibili in particolare alle categorie del Pubblico Impiego, dell’Agricoltura, dell’Industria, del Terziario privato e pubblico e dei Pensionati. L’indipendenza della Confederazione, assolutamente necessaria per esprimere correttamente gli interessi collettivi delle categorie rappresentate, costituisce oggi più che mai la garanzia maggiore per l’effettivo rispetto dei valori di pluralismo, di democrazia e di libertà. Valori tanto più importanti nei settori in cui il datore di lavoro è espressione diretta o indiretta dei partiti politici (Pubblico impiego, Sanità, Regioni ed Enti locali compresi, mondo delle partecipazioni statali e pubbliche).

  • CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori)
    La Cisl è un grande sindacato confederale fondato su principi di libertà, giustizia, partecipazione, responsabilità, autonomia, fedele ai valori del cattolicesimo democratico e del riformismo laico. Le strutture di territorio, le categorie, i militanti e i quadri della Cisl sono oggi presenti in ogni luogo di lavoro, in ogni comunità regionale o locale. Le sedi della Cisl sono frequentate dai soci che tramite la tessere hanno accesso gratuito ai servizi e alle convenzioni ma anche da tanti cittadini che si rivolgono al sindacato per essere tutelati nei loro diritti e aiutati come persone. Sono lavoratori dipendenti, pensionati, giovani, anziani, casalinghe, immigrati. Trovano accoglienza, assistenza, orientamento anche inquilini, consumatori, contribuenti, studenti che vogliono accedere all’impiego o adulti che vi tornano. Godono di uno spazio privilegiato di confronto, aggregazione, solidarietà senza barriere o esclusioni partitiche, religiose, culturali. La Cisl è un sindacato non dipendente da alcun potere politico, istituzionale, economico, ideologico, che tale intende rimanere e fa affidamento esclusivo sulle proprie risorse. La sua ragion d’essere prioritaria è la difesa e l’avanzamento del lavoro, come leva di promozione umana e civile: lavoro salvaguardato nella sua dignità, nelle sue condizioni salariali, normative, professionali; lavoro buono e duraturo, che sia per tutti veicolo di benessere e di cittadinanza.

  • Cisl Scuola
    La CISL SCUOLA, sindacato al quale aderiscono le lavoratrici e i lavoratori della scuola (statale e non statale) e della formazione professionale, nasce nel 1997 dalla confluenza in un’unica Federazione dei sindacati che fino ad allora avevano organizzato distintamente, nella CISL, il personale della scuola elementare e materna (SINASCEL) e della scuola secondaria – formazione professionale (SISM). Gli obiettivi che la CISL SCUOLA si propone sono l’unità solidale dei lavoratori della scuola, nel rispetto fondamentale della persona umana, il loro pieno coinvolgimento nella gestione del processo formativo attraverso la partecipazione attiva alla vita e all’organizzazione della scuola; la formazione e l’aggiornamento continuo del personale docente finalizzati ad un miglior utilizzo delle risorse materiali ed umane tale da promuovere la crescita civile e culturale degli alunni; l’autonomia e la democrazia partecipata.

  • COBAS (Confederazione dei Comitati di Base)
    I principi irrinunciabili dell’Associazione sono: la difesa e il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di tutti i lavoratori, dei settori popolari e degli strati sociali più deboli ed emarginati. L’egualitarismo e la solidarietà tra i lavoratori e nei settori popolari contro ogni forma di discriminazione razziale, etnica, sessuale e religiosa; la difesa e l’ampliamento delle libertà individuali e collettive di opinione e di organizzazione; il superamento delle logiche di sfruttamento dell’uomo sull’uomo, contro il dominio del profitto e della mercificazione generalizzata della società. L’indipendenza da istituzioni, dai partiti, dalle organizzazioni padronali e governative: è incompatibile la carica parlamentare e/o quella di consigliere comunale, provinciale, regionale, di assessore negli enti locali o di responsabilità/direzione in partiti o altre strutture sindacali con quella di dirigente portavoce e/o membro degli esecutivi dei Cobas ai vari livelli.

  • COISP (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia)
    Il CO.I.S.P, Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia, nasce nel 1992 ed in breve tempo ha acquisito consenso e forza rappresentativa tali da essere, già dal 1994, Sindacato maggiormente rappresentativo a livello nazionale. Presupposto e bandiera del COISP è l’Indipendenza del Sindacato di Polizia. Da un editoriale di “Rassegna Sindacale COISP” del gennaio 1994: “Siamo convinti che bisogna tenere più alta che mai la bandiera dell’Indipendenza sindacale in Polizia, perché i destini di ogni Operatore e quello della stessa Istituzione non vengano pregiudicati ancor più di quanto non lo siano attualmente. L’indipendenza che noi vogliamo esprimere è bel lontana dal qualunquismo, perché essa è piena di coscienza civile e politica, è attenta, vigile e partecipe sul nuovo che si viene formando.

  • Federazione GILDA-UNAMS
    La Federazione GILDA-UNAMS, fondata nel 1989, con sede in Roma, rappresenta i dipendenti, in servizio e in quiescenza del Comparto Scuola, Università, Ricerca e AFAM, che si propone di tutelare sul piano sindacale e professionale, nei modi e nelle forme previste dalle leggi esistenti, partecipando con le proprie piattaforme rivendicative ai vari livelli di contrattazione. A tal fine persegue, come scopo prioritario, la costituzione di aree contrattuali separate per docenti ed ATA, per una migliore valorizzazione delle diverse specificità.

  • Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
    La Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL è nata nel 2004 con la fusione tra la Cgil Scuola e il Sindacato Nazionale Università e Ricerca. La FLC è il sindacato di tutti coloro che lavorano nei settori della scuola (pubblica, privata e scuole italiane all’estero), dell’educazione degli adulti, dell’università (pubblica e privata), della ricerca (pubblica e privata), della formazione professionale, dell’alta formazione artistica e musicale. In un parola, è il sindacato di chi lavora nei settori della conoscenza: dirigenti, docenti, amministrativi, collaboratori scolastici, tecnici, tecnologi, ricercatori, qualunque sia il loro rapporto di lavoro (pubblico o privato), a tempo indeterminato, determinato, di collaborazione, precario.

  • Filcams CGIL
    La Filcams CGIL è la Federazione Italiana dei lavoratori del Commercio, Alberghi, Mense e Servizi, un sindacato di categoria della Cgil nato durante l’Assemblea tenuta a Roma dal 18 al 21 marzo nel 1960 dall’unione della FILAM (Federazione Italiana Lavoratori Alberghi Mense e Termali) con la FILCEA (Federazione Italiana Lavoratori del Commercio e Aggregati). E’ una organizzazione sindacale nazionale e struttura verticale di categoria della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro). Organizza e rappresenta tutte le lavoratrici e i lavoratori dipendenti (operai – quadri – tecnici – impiegati) parasubordinati e eterodiretti suoi iscritti, occupati nei seguenti settori: Terziario (Agenti Immobiliari, Agenti e Rappresentanti, Agenzie di Lavoro Interinale, Grande Distribuzione, Coop Consumo, Terziario Avanzato) Turismo (Alberghi, Mense, Ristorazione Collettiva, Imprese di Viaggi e Turismo, Pubblici Esercizi, Stabilimenti Balneari) Servizi (Acconciatura ed Estetica, Amministratori di Condominio, Dipendenti da Istituti per il sostentamento del Clero, Lavoro Domestico, Farmacie, Imprese di Pulizia, Portieri, Studi Professionali, Terme, Vigilanza Privata).

  • ISA (Intesa Sindacato Autonomo)
    L’I.S.A. è un’organizzazione sindacale, inserita in un quadro di relazioni internazionali, volta alla rappresentanza degli interessi e delle rivendicazioni di lavoratori appartenenti a vari settori produttivi e si propone al confronto con tutte le parti istituzionali.

  • Libersind Conf.sal
    Il LIBERSIND è costituito dai lavoratori della Radio, Televisione, Informazione, Spettacolo, Arte, Sport e Telecomunicazione che aderiscono allo Statuto, perseguendo nella piu’ piena autonomia lo sviluppo del ruolo culturale e sociale del servizio radiotelevisivo, dello spettacolo e della carta stampata. Il LIBERSIND è collegato al Sindacato Autonomo FNP-Federazione Nazionale Parastato che rappresenta e tutela i lavoratori del Coni, delle Federazioni Sportive e dei Centri Sportivi e a Liberprof, una realtà aggregativa interprofessionale che intende creare una forza sinergica tra soggetti di varia estrazione professionale ma che hanno un unico intento, quello di tutelare il proprio mestiere, la propria imprenditorialità, la propria professionalità.

  • SILPoL (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale)
    Il SILPoL – Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale – trae origine direttamente da uno dei primi sindacati di categoria, il SIVUR (Sindacato Vigili Urbani), nato in seguito all’aggregazione spontanea di diversi operatori di polizia locale. Successivamente, in seguito alla fusione dei sindacati di categoria: SIVUR, SNAPM, SAVUI, il 4 aprile 1984, si costituì il SILPoL. Scopo prioritario del sindacato è stato, ed è, quello di dare a tutta la categoria un valido ed efficace strumento sindacale di grande respiro nazionale e, soprattutto, esclusivamente di categoria.

  • SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia)
    Il SIULP è il punto di arrivo di un percorso storico, politico e sociale che inizia intorno al 1970 e vede come primi protagonisti gli appartenenti al Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, i quali, più che dalle pesantissime condizioni di vita e di lavoro, vogliono emanciparsi dall’isolamento politico e sociale in cui versano per conquistare dignità di lavoratori tra lavoratori di un Paese civile e democratico. E’ questa la premessa che indica la direzione di marcia del Movimento per la Smilitarizzazione, la Riforma e la Sindacalizzazione del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

  • SLC (Sindacato Lavoratori della Comuncazione)
    Il Sindacato Lavoratori della Comuncazione (SLC) è il sindacato di categoria della CGIL nato nel 1996 dall’accorpamento tra la FILPT (Federazione Italiana Lavoratori Poste e Telecomunicazioni) e la FILIS (Federazione Italiana Lavoratori dell’Informazione e dello Spettacolo). La costituzione del SLC ha rappresentato l’approdo finale di un progetto di omogeneizzazione, decisamente complesso ma sicuramente lungimirante, che ha consentito di realizzare, in ambito CGIL, la rappresentanza univoca di tutti i lavoratori che operano nel mondo della comunicazione, in senso lato. Le stesse categorie costituenti il Sindacato Lavoratori Comunicazione provenivano, a loro volta, da ulteriori processi di accorpamento nei quali: attraverso la fusione tra la FIP (Federazione Italiana Postelegrafonici) e la FIDAT (Federazione Italiana Dipendenti Aziende Telefoniche) si era costituita la FILPT; attraverso la fusione tra la FILS (Federazione Italiana Lavoratori Spettacolo) e la FILPC (Federazione Italiana Lavoratori Poligrafici e Cartai) si era costituita la FILIS. Oggi sono circa 40 i CCNL di riferimento per i vari settori che fanno capo al SLC ed oltre 100.000 gli iscritti fra i lavoratori delle rispettive aziende.

  • SNATER (Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni, Radiotelevisioni, Società Consociate di Pubblicità e Spettacolo)
    Lo SNATER si costituisce nel 1957 – con Sede in Roma – come Sindacato Nazionale Autonomo dei Tecnici RAI. E’ nato rifiutando ogni connotazione partitica e politica e tale caratteristica è sempre stata gelosamente salvaguardata. Infatti al centro del proprio impegno ed al di sopra di tutto c’è il lavoratore ed il pensionato con i suoi problemi, con i suoi diritti e doveri, con la sua dignità. Proprio per queste caratteristiche i lavoratori di altre Aziende hanno richiesto di essere rappresentati dallo SNATER costituendo proprie rappresentanze in numerose Società. Intorno agli anni ’80 cambia la sua sigla in: Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni, Radiotelevisioni, Società Consociate di Pubblicità e Spettacolo proprio per dare corpo alle richieste di tutela dei lavoratori di queste Aziende. Oggi lo SNATER ha proprie forti rappresentanze nelle maggiori Aziende di telecomunicazioni (Telecom, Teatri) ed è firmatario dei contratti nazionali e/o integrativi della RAI. Ha proprie rappresentanze in ogni capoluogo di regione ed in numerose province.

  • UIL (Unione Italiana del Lavoro)
    La UIL fin dalla sua nascita, il 5 marzo 1950, diede vita ad una organizzazione laica e indipendente che rifiutava le egemonie partitiche nel sindacato, così come di essere solo uno strumento “che esaurisce le sue funzioni nelle rivendicazioni salariali e nella regolamentazione dei diritti e doveri dei lavoratori in fabbrica o nella azienda”, ma bensì con l’autonomia di divenire una Confederazione capace di affrontare “tutti i problemi che investono direttamente o indirettamente gli interessi della classe lavoratrice” in modo da non lasciare “ alla sola iniziativa parlamentare e dei partiti politici di occuparsi dei suoi problemi, ma di affrontarli sostenuti dal sindacato con l’eventuale appoggio dei partiti senza però vincolare la sua azione a questo o quel partito”.

  • USB (Unione Sindacale di Base)
    L’Unione Sindacale di Base è nata nel 2010 dalla fusione di RDB (Rappresentanze Sindacali di Base) e SdL (Sindacato dei Lavoratori), due storiche sigle del sindacalismo conflittuale ed indipendente presenti da decenni in Italia. La nuova confederazione è nata quindi forte della storia, del radicamento e della rappresentatività delle organizzazioni precedenti, già protagoniste di lotte e grandi vertenze sia nel privato, sia nel lavoro pubblico e firmatarie di numerosi contratti collettivi nazionali di lavoro.