Le elezioni: votare per eleggere

Le elezioni rappresentano lo strumento principale di partecipazione politica per gran parte dei cittadini, ovvero per i cittadini che hanno diritto di voto. Attraverso le elezioni si seleziona la classe politica che dovrà assumersi la responsabilità delle decisioni politiche nell’interesse generale di tutti i cittadini, a livello nazionale, regionale, locale ed europeo. Votare per eleggere un rappresentante dei cittadini negli organi collegiali delle istituzioni è un’attività profondamente diversa dal votare per decidere le sorti di un provvedimento di legge. Quando si vota per una persona o per un partito a cui delegare le decisioni di merito occorre prima di tutto valutare se quella persona, o l’organizzazione strutturata di cui fa parte, merita la nostra fiducia e se possiede o può accedere alle competenze di merito necessarie per prendere le giuste decisioni.

scheda voto elezioni - simbolo

L’azione più comune che puoi compiere per influenzare le decisioni politiche è di votare per eleggere i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni.

Le istituzioni pubbliche nelle quali puoi eleggere i rappresentanti dei cittadini, opportunamente selezionati, formati e candidati dai partiti politici, sono: il comune, la regione, lo Stato e l'Unione europea.

Nei comuni puoi eleggere il Sindaco e gli altri componenti del Consiglio comunale, composto da un numero variabile di consiglieri in funzione del numero di abitanti del comune. Nel consiglio comunale viene eletta una minoranza di candidati dei partiti politici che hanno perso le elezioni, mentre la maggioranza dei consiglieri spetta ai partiti e alle liste che hanno espresso il sindaco vincente. Il sindaco nomina poi la Giunta, un organo collegiale ristretto composto dagli assessori, che collabora con il sindaco nel governo del comune.

Nelle regioni puoi eleggere il Presidente della giunta regionale (o Presidente della regione, detto anche governatore) e i componenti del Consiglio regionale (o Assemblea regionale). Nel Consiglio regionale sono rappresentati in minoranza i partiti politici che hanno perso le elezioni. Le assemblee regionali hanno anche un potere legislativo su determinate materie. Fedele al Presidente della regione è la Giunta regionale, i cui assessori sono scelti dallo stesso Presidente, il quale può nominare anche personalità non elette nell'assemblea. La Giunta costituisce l'organo collegiale di governo della regione.

Nello Stato puoi eleggere esclusivamente i componenti del Parlamento. Il Presidente del Consiglio non viene eletto ma viene nominato, su proposta della maggioranza parlamentare, dal Presidente della Repubblica che è il capo dello Stato. Il Presidente del Consiglio è, invece, il capo del Governo, composto dai Ministri che egli stesso propone al Capo dello Stato per la nomina. Il Governo (e il Presidente del Consiglio) acquistano pieni poteri solo dopo aver ottenuto il voto di fiducia, revocabile in qualsiasi momento, da entrambe le camere del Parlamento. Il Parlamento è composto da due camere: il Senato (315 seggi più i senatori a vita) e la Camera dei deputati (630 seggi), le quali esercitano funzioni sovrapposte (bicameralismo paritario). I partiti politici che hanno vinto le elezioni, eventualmente organizzati in liste multipartito e/o coalizioni in base alla legge elettorale in vigore, formano la maggioranza parlamentare che sostiene il Governo. I partiti politici che hanno perso le elezioni sono, invece, rappresentati in Parlamento in minoranza (con l'esclusione dei partiti che non sono riusciti a superare le soglie di sbarramento generalmente imposte dalla legge elettorale) e si oppongono all'azione di governo della maggioranza.

Nell'Unione Europea puoi eleggere i componenti del Parlamento europeo (o europarlamento), composto da 750 deputati, eletti dai paesi membri in numero proporzionale rispetto alla loro popolazione, ma con una soglia compresa tra un minimo di 6 e un massimo di 96 eurodeputati per Stato. Il Parlamento europeo elegge il presidente della Commissione europea e approva la formazione della suddetta Commissione che può anche essere obbligata alle dimissioni con l'approvazione di una mozione di censura, configurando un organo esecutivo equivalente a un Governo nazionale. Tuttavia, l'azione di governo della Commissione e del Parlamento europeo è svolta in condivisione con il Consiglio europeo e il Consiglio dell'Unione Europea, le istituzioni rappresentative degli Stati membri.

Quando voti per eleggere un rappresentante dei cittadini devi sapere in quali istituzioni lo stai eleggendo, poiché la formazione e le competenze del candidato dovrebbero essere valutate rispetto al ruolo e al livello istituzionale che andrà eventualmente a ricoprire.

Man mano che si sale, dal livello locale a quello nazionale ed europeo, le istituzioni potrebbero sembrarti via via più lontane e distanti, ma non devi lasciarti ingannare da questa suggestione perché le decisioni prese a livello nazionale o europeo possono avere un impatto enorme sulla tua vita quotidiana (come ad esempio l'adozione dell'euro o la presenza nei supermercati di determinati prodotti nonché la loro tracciabilità in etichetta).

Se le decisioni prese dai rappresentanti dei cittadini a livello comunale e regionale hanno soprattutto carattere amministrativo, le decisioni politiche prese a livello nazionale ed europeo determinano la direzione verso la quale viaggiano il paese e la società europea. In altre parole, se a livello locale le decisioni politiche hanno conseguenze più dirette sulla vita quotidiana dei cittadini, a livello nazionale ed europeo le conseguenze sono più indirette ma la posta in gioco è molto più alta (come ad esempio lo spostamento da un settore a un altro di ingenti risorse finanziarie), cosicché eventuali errori e scelte sbagliate hanno un costo più alto e conseguenze più durature per i cittadini.

Non ha quindi senso votare acriticamente lo stesso partito politico a tutti i livelli istituzionali, a meno che il cittadino non riponga fiducia nella capacità di una determinata forza politica di selezionare e formare a tutti i livelli istituzionali la propria classe politica.

Allo stesso modo, non ha molto senso votare lo stesso partito politico a tutti i livelli istituzionali basandosi sul posizionamento che quel partito ha nei confronti di determinati temi politici. E' chiaro che i partiti devono illustrare ai cittadini come intendono risolvere determinati problemi, ma i problemi da affrontare cambiano a seconda del livello istituzionale, mentre la realtà è spesso diversa da come la si immagina per cui una soluzione buona sulla carta potrebbere essere inadeguata o inattuabile sul piano pratico. Inoltre, durante le campagne elettorali i partiti politici utilizzano anche strumenti di marketing per elaborare e lanciare messaggi tematici studiati appositamente per convincere gli elettori a votarli facendo leva sulle loro emozioni, senza preoccuparsi troppo della effettiva realizzabilità delle proprie promesse elettorali.

Fortunatamente, per votare in una democrazia rappresentativa non è indispensabile saper distinguere e valutare la bontà e l'efficacia delle soluzioni proposte dai partiti politici, poiché i cittadini non sono chiamati alle elezioni per decidere nel merito quali sono le soluzioni giuste per la comunità, non avendo la maggior parte dei cittadini il tempo, le esperienze e le competenze necessarie per decidere nel merito. Infatti, il senso della democrazia rappresentativa è quello di eleggere i rappresentanti dei cittadini che sono giudicati in grado (per formazione, competenza ed esperienza) di prendere decisioni politiche, assumendosene la responsabilità, in nome e per conto della comunità.

In sostanza, quando voti per eleggere i tuoi rappresentanti nelle istituzioni dovresti scegliere anche in base alla fiducia e al senso di responsabilità che ti ispirano sia il partito politico, in quanto organizzazione, sia i singoli esponenti di partito e i candidati ai diversi ruoli istituzionali. E' vero che il posizionamento nei confronti di determinati temi politici può essere un parametro fondamentale per giudicare un partito, ma è anche vero che i partiti politici adottano spesso un posizionamento strumentale rispetto ai temi (ovvero enfatizzano un determinato tema e si posizionano opportunisticamente dalla parte che sembra attrarre più voti secondo i sondaggi elettorali).

In questi casi, il posizionamento rispetto ai temi può essere utile per valutare la coerenza di un partito e quindi la sua affidabilità.

Per le tue valutazioni può esserti d'aiuto la sezione dedicata alla partecipazione politica che include i principali partiti politici attivi a livello nazionale con classificazioni, dati, riferimenti, principali esponenti.